Quello che è certo invece è quale fu la sua prima sede, cioè la bottega di ferramenta che il Cav. Tullio Tonini teneva nella centrale Via Mazzini, dove la società visse felicemente fino alla Seconda Guerra Mondiale.
Negli anni della ripresa a partire dal 1945, la Compagnia della Vela si trasferì in un fondo di via Matteotti, proprio sull’angolo con via IV Novembre. Ma poichè i soci aumentavano di pari passo con l’attività, sia in campo nazionale che internazionale, divenne presto necessaria una nuova sede, consona alla raggiunta importanza del Club. Tanto fu che, adesso, il guidoncino verde, crociato in giallo, col monogramma agli angoli sventola felicemente sulla palazzina di Viale Italico.
Roberto Navari che fu consigliere della Compagnia, ricorda che del nuovo edificio, da costruirsi sul lungomare, si parlò davvero a lungo sin dal primo dopoguerra, tant’è vero che l’allora presidente comm. Bellora – proprietario del “lucidalba”, uno scafo quest’ultimo il cui nome si ripete molte volte nelle classifiche delle regate di quegl’anni – aveva suggerito l’idea di realizzare la nuova sede societaria nei pressi della spaggia degli Agnelli, dove oggi è un piccolo tratto di spiaggia libera, al confine col Fiumetto. Ma ci volle il dr. Antoni, nuovo presidente della Compagnia, attorno agli anni 1949-’50, per dare l’avvio ai lavori.
Il progetto del nuovo edificio venne affidato ai fratelli Salvatori e nel 1955 l’opera venne iniziata.